Labirinto della norma sociale (social norm) occidentale:
poniamo che tu abbia capacità sociali borderline ma non sia un pazzo conclamato; hai la sensazione di non far parte della social norm ma sai che pensare di essere speciali e non far parte della social norm è parte della social norm.
A quel punto, fai o non fai parte della social norm? Dov'è la sottile linea tra la sega mentale e il vero disagio sociale?
Ma soprattutto, la proposizione seguente che chi è nella social norm vorrebbe non esserci e chi non lo è vorrebbe esserci è vera? Perché la social norm ci disturba, checché ne siamo fuori o dentro?
Soprattutto: perché nei paesi collettivisti, dove la social norm è estremamente importante, si conosce il vero senso della parola pazzia? Chi sono le pecore con gli occhi vitrei, gli occidentali che ci sono dentro e si convincono di esserne fuori o loro che ci sono dentro e vogliono esserci dentro, posto che quest'ultima comporta un sacco di stress?
C'è qualcosa di paradossale nel punto di vista occidentale: in caso tu sia nella norma sociale e sia felice di esserci, ci sei davvero, visto che è sempre nella norma sociale non essere felici della norma sociale? Perché esiste la norma sociale se poi opprime i collettivisti e gli individualisti? A che servono gli archetipi comportamentali? Chi è più infelice?
Lo so, dovrei dormire di più (comunque quando non dormo in piedi sono nella norma sociale ma anche non lo sono)
Sono così potterizzata che leggendo il titolo pensavo parlassi di Voldy (Tom Riddle) xD e cmq, smettila di farti seghe mentali a proposito di seghe mentali e pazzia.
RispondiEliminaL'argomento del calvo.
RispondiElimina@kat, non sono seghe mentali, è l'effetto di Intercultural communication :/
RispondiElimina@Demart, anche vero.