lunedì 31 gennaio 2011

Riddle

Labirinto della norma sociale (social norm) occidentale:
poniamo che tu abbia capacità sociali borderline ma non sia un pazzo conclamato; hai la sensazione di non far parte della social norm ma sai che pensare di essere speciali e non far parte della social norm è parte della social norm.
A quel punto, fai o non fai parte della social norm? Dov'è la sottile linea tra la sega mentale e il vero disagio sociale?
Ma soprattutto, la proposizione seguente che chi è nella social norm vorrebbe non esserci e chi non lo è vorrebbe esserci è vera? Perché la social norm ci disturba, checché ne siamo fuori o dentro?
Soprattutto: perché nei paesi collettivisti, dove la social norm è estremamente importante, si conosce il vero senso della parola pazzia? Chi sono le pecore con gli occhi vitrei, gli occidentali che ci sono dentro e si convincono di esserne fuori o loro che ci sono dentro e vogliono esserci dentro, posto che quest'ultima comporta un sacco di stress?

C'è qualcosa di paradossale nel punto di vista occidentale: in caso tu sia nella norma sociale e sia felice di esserci, ci sei davvero, visto che è sempre nella norma sociale non essere felici della norma sociale? Perché esiste la norma sociale se poi opprime i collettivisti e gli individualisti? A che servono gli archetipi comportamentali? Chi è più infelice?

Lo so, dovrei dormire di più (comunque quando non dormo in piedi sono nella norma sociale ma anche non lo sono)

3 commenti:

  1. Sono così potterizzata che leggendo il titolo pensavo parlassi di Voldy (Tom Riddle) xD e cmq, smettila di farti seghe mentali a proposito di seghe mentali e pazzia.

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  2. @kat, non sono seghe mentali, è l'effetto di Intercultural communication :/
    @Demart, anche vero.

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