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venerdì 14 ottobre 2011

Devo star male in qualche modo

Motivi per pensare che ho la febbre:
  • ho freddo nel letto nonostante sia ben coperta
  • ieri sera ho visto un film di Carlo Vanzina e ho riso nonostante lo sciapo imperante nel film
  • mi sono svegliata presto spontaneamente
  • sono sveglia dalle 7.30 e non sono tornata a letto
  • mi sono messa a fare i compiti
  • mi hanno spostato un'esercitazione di tedesco SOPRA ad una esercitazione di spagnolo e non ho ancora maledetto il fato. 
Non ho la febbre. 36,3° C verso le 8 di mattina.

D'altra parte, ho fatto bene perché i muratori hanno cominciato una mezzoretta fa a sgardazzare e strapanare dentro casa e non ho ancora capito come fa Belva a continuare a dormire della grossa nonostante il fatto che stiano strapanando il muro tipo a un metro dalla sua testa. Mi avrà passato il sonno leggero? Continuo a svegliarmi la notte, ultimamente, mentre vedo che il mio subconscio si dà alla pazza gioia.

Che poi la cosa brutta dello svegliarmi presto è che poi divento poetica. O peggio filosofica.
O.O


Ah, adesso casa è tutta gialla! Ancora non abbiamo finito coi lavori, ma è veramente più allegra, perché è un colore che non diventa smorto con le nuvole.

venerdì 6 agosto 2010

Difficoltà

Questo Erasmus mi stresserà più prima di partire che poi. O forse è un percorso in salita.
Prima la storia della non ammissione al campus e di cercarsi l'appartamento da soli (incredibilmente difficile: ci sono tonnellate di stanze, ma pochissimi sono disposti a ospitare gli studenti erasmus, specie per un solo semestre), poi l'incredibile quantità di scartoffie che devi fare, e tutte le altre beghe; queste cose posso anche capirle.
Ma c'è di più.
Non bastavano le mie ansie (di non trovarmi bene, di perdere le mie amiche, di perdere tempo magari inutilmente perché non riesco a farmi convalidare nessun esame o di non passarli addirittura, di farmi seriamente male, di scoprire una violenta allergia troppo tardi o addirittura di non tornare più a casa - sì, sono così tanto paurosa), ora ci si aggiunge anche la Belva che comincia a farmi storie perché non vuole che parta, perché le mancherei. Anche lei mi mancherebbe; la prendo in giro ma non penso ci sia una persona da cui ho imparato più cose, che ragiona più similmente a me, che valorizza la mia intelligenza e le mie capacità più di lei. Ma quanto più la partenza si avvicina, più le mie paure si moltiplicano (l'altra notte ho sognato di dimenticare di prendere l'aereo, o anche di essere già là) e di certo non ho bisogno anche delle sue ansie e dei suoi lamenti.

Oggi parlando con un amico che ormai frequento poco di questo, dopo che lui mi ha chiesto quando sarei partita (il 16 settembre) mi ha fatto: - Wow!
Rispondo: - Perché?
- Cioè, è praticamente arrivato, è adesso. - Fa lui.

Quant'è vero.

martedì 8 dicembre 2009

Alberi

Per montare l'albero, Carole di Natale e musica celtica.
Per addobbarlo, i Muse.

Nel frattempo, Belva II si sta ammattendo a farmi il regalo.
Nel frattempo, anziché perder tempo dovrei ripassare Informatica e Russo, ma è troppo bello fare l'albero!

sabato 17 ottobre 2009

Taglio


Nuova Belvata*.
Contro ogni previsione, ho tagliato i capelli.
L'effetto voluto nei capelli è quello a lato. La faccia della Riccobono... non è mia, ma magari. Belva II aveva pensato che potesse starmi bene, magari più lungo (ed infatti ho tagliato alla base del collo, perché non ero pronta ad abbandonare quelle che lei chiamava coloritamente pennazze) visto che la forma del viso è più o meno quella. Buffo quello che si può avere in comune con una donna così bella, eh? La testa smelangolata (tutta invidia, eh Belva? Che io ho il viso ovale mentre tu... hai una faccia così facciosa... blah!)**, le labbra (che poi non vedo dove assomiglino, forse la forma, le mie sono più grandi), gli occhi (i suoi sono azzurri ed i miei grigi, ma tant'è)... quanto al naso... niente da fare, sempre quella patata. Non c'è niente da fare.

E vabbé. Intanto ho tagliato i capelli (cosa che voglio fare da tempo) ed ho scoperto un parrucchiere bravissimo e low cost.
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*   Belvata (s.f.) [deriv. da Belva II, soprannome della sorella di Avstron] Scemenza partorita dalla mente bacata della succitata.
** faccia facciosa e blah... che vi ricorda? Vi do un aiutino...